Monumento funebre a Medea Colleoni


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Autore Giovanni Antonio Amadeo

Medea, figlia naturale e prediletta di Colleoni, morì di polmonite il 6 marzo 1470 nel Castello di Malpaga all'età di 15 anni. Bartolomeo, ormai anziano, ne fu molto addolorato e nel 1471 circa prese i primi accordi con Giovanni Antonio Amadeo per la realizzazione del monumento funebre: il sepolcro, eseguito in marmo bianco di Carrara, doveva essere collocato non lontano dal Castello di Malpaga, a Urgnano, nella chiesa del convento della Basella, costruito dallo stesso condottiero, sempre interessato alla fondazione, al restauro e alla conservazione di edifici religiosi, come utile mezzo per consolidare il proprio potere sul territorio. Sul sarcofago in basso si legge la firma dell'artista "JOVANES ANTONIUS DE AMADEIS FECIT HOC OPUS", mentre la grande iscrizione in marmo soprastante attesta che il monumento fu concluso quando Bartolomeo era già morto, quindi dopo il novembre 1475. Come informano le due iscrizioni su marmo nero in basso, la tomba di Medea fu trasferita da Urgnano nella Cappella Colleoni nel 1842: in quell'occasione fu aggiunto il coronamento in stucco con la corona di lauro e due colombe, disegnato dall'architetto Giacomo Bianconi. Fu anche trovato l'uccellino di Medea imbalsamato che tuttora è conservato sotto una campana di vetro nella Cappella. Vi è forse il ricordo di questo pennuto, compagno della fanciulla in vita e in morte, nell'uccellino scolpito a rilievo in cima alla lesena di sinistra.


Per approfondire :
Castello di Malpaga
La famiglia e l'eredità di Bartolomeo Colleoni
L'uccellino imbalsamato di Medea
 

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Statua di Medea ColleoniCristo in pietà con due angeliMadonna col Bambino tra Santa Caterina d'Alessandria e Santa Caterina da Siena