Statua di Medea Colleoni


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Autore Giovanni Antonio Amadeo

La statua distesa di Medea è stata definita come "la più bella delle effigi che riposano in terra lombarda". La figura del defunto, disteso come se dormisse, è caratteristica delle cosiddette "tombe umanistiche" che ebbero i loro prototipi nei monumenti funebri ad alcuni umanisti, scolpiti da Luca della Robbia, Bernardo Rossellino e Desiderio da Settignano negli anni '50 a Firenze. Seppur con delle varianti, il Monumento a Medea può essere considerato l'unica tomba "umanistica" in Lombardia: la caratterizzano così l'epigrafe in lettere capitali classiche, l'incorniciatura architettonica con lesene decorate a candelabra, le ghirlande, gli stemmi gentilizi, gli altorilievi con la Madonna e il Cristo in pietà. La giovinetta è abbigliata con una veste presumibilmente in velluto operato con decori vari, tra cui lo stemma personale del padre, formato da due teste di leone contrapposte e unite da una banda, concessogli in gioventù a Napoli dalla regina Giovanna d'Aragona.



Per approfondire :
Il nome e lo stemma Colleoni