Cristo in pietà con due angeli


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Autore Giovanni Antonio Amadeo

Questa immagine devozionale sollecita il fedele alla contemplazione delle sofferenze di Cristo ed è ricorrente nelle pale d'altare e nell'arte funeraria. Derivata dallo schema figurativo dell'Imago pietatis di origine bizantina, la scena presenta Cristo morto che, affiancato da due angeli piangenti, si erge sul sepolcro aperto mostrando le sue ferite. Amadeo si riallaccia al prototipo di Donatello nell'altare del Santo a Padova e alle Pietà di Giovanni Bellini, ma ricorre a una rara variante con lo stesso Cristo, che indica sul costato la ferita infertagli da Longino. La stessa immagine è presente anche in uno dei peducci del chiostrino della Certosa di Pavia, dove Amadeo aveva iniziato la sua carriera come apprendista. E' probabile che nella scelta di questa raffigurazione ci sia il riferimento all'istituzione della Pietà, di cui il Cristo in pietà era il simbolo, fondata dal Colleoni nel 1466. L'opera dovrebbe datarsi ai primi anni '70, poco dopo la morte di Medea, ed è quindi una delle prime espressioni scultoree del giovane Amadeo: vi si nota una sapiente costruzione prospettica e anatomica delle figure, mentre il modellato è energico e asciutto nei panneggi e nelle espressioni patetiche dei volti.