Le due epigrafi su marmo nero risalgono al 1599, quando fu eliminato il precedente epitaffio su tavola. La lapide a sinistra, che trascrive la scritta originaria, celebra le gesta militari del Colleoni e la proposta di papa Paolo II, che non ebbe seguito, di affidare al bergamasco il comando di una crociata a capo di un esercito italiano. La lapide a destra ricorda, invece, le opere di pace, ovvero la canalizzazione del territorio, il restauro delle antiche terme di Trescore, la costruzione e la sistemazione di rocche e castelli, come quelli di Solza, Martinengo, Romano, Urgnano, Malpaga e Cavernago, di chiese e monasteri francescani a Martinengo e di quello domenicano della Basella a Urgnano. Tra tutte spicca l'istituzione del Luogo Pio per l'assegnazione di numerose doti in denaro alle fanciulle povere della città e del contado. Entrambe le lapidi furono realizzate con la supervisione del letterato Ercole Tasso, membro del consiglio del Luogo Pio Colleoni e cugino del più famoso Torquato.Per approfondire :Bartolomeo Colleoni, uomo del RinascimentoLuogo Pio della Pietà Istituto Bartolomeo Colleoni
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