L'episodio biblico racconta che Ester, la sposa ebrea, giovane e bella, del re persiano Assuero, intervenne coraggiosamente con il maritoi per impedire il massacro del suo popolo. Per questa sua mediazione Ester è considerata la prefigurazione della Madonna, avvocata dell'umanità presso il Signore. Nella scena l'incontro con il re è declinato secondo una vena dichiaratamente sentimentale: la donna, colta dall'emozione, sviene. Lo sfondo scuro, che nega qualsiasi rimando paesaggistico, accentua la plasticità delle figure e la loro gestualità. La tela, commissionata a Giuseppe Poli nel 1819, risultava già terminata nel 1821. Affrontando il tema di Ester e Assuero, l'artista si ispirò all'opera neoclassica più cara ai bergamaschi: la pala eseguita da Giovan Battista Dell'Era per la basilica di Alzano Lombardo. Il dipinto si discosta però dalla compostezza del modello con chiari risvolti in chiave romantica che non piacquero ai committenti. Solo dopo il giudizio positivo dei professori dell'Accademia di Brera, interpellati dal Luogo Pio Colleoni, la tela venne finalmente esposta nella Cappella.Per approfondire :Luogo Pio della Pietà Istituto Bartolomeo Colleoni
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