L'arco di accesso al presbiterio, in pietra scolpita, fu eseguito probabilmente dai collaboratori di Amadeo riutilizzando cartoni diversi circolanti in bottega. I decori richiamano quelli "all'antica" presenti sui pilastri e sulle lesene della facciata, ma sono privi di uguale bellezza e della stessa coerenza compositiva. Alcuni di essi derivano da idee utilizzate da Amadeo nel decennio precedente, quando iniziò la sua attività presso Giovanni Solari e i suoi figli Guiniforte e Francesco. La mancanza di un programma decorativo organico per il presbiterio è evidente nella differenza tipologica degli ornati dei due pilastri: quello a sinistra presenta tralci simmetrici rispetto a uno stelo centrale, mentre quello a destra è formato da un unico ramo sinuoso, recante grappoli e pampini in chiaro riferimento al vino eucaristico. Anche i giochi di putti in basso hanno composizioni e ingombri discordanti.
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