L'imponente struttura marmorea di stile Barocco è costituita da un alto basamento, su cui svettano colonne tortili, e da un fastigio trapezoidale con grandi volute. Accresce l'effetto scenografico dell'opera la ricca policromia dei marmi impiegati. Conserva, dell'antica ancona rinascimentale, tre statue in marmo di Carrara raffiguranti i Santi Patroni della Cappella. Tradizionalmente attribuita a Bartolomeo Manni, presente nell'edificio nel 1678 per interventi di trasformazione del coro, l'ancona è stata recentemente restituita a Giovanni Battista Bianchi da F. Berizzi sulla base di documenti inediti, che indicano anche l'esatta datazione dal 1674 al 1677. La recente scoperta della firma di Francesco Camuzio e della data 1732 sul dorso degli angeli in stucco, sistemati sul fastigio, ha permesso di ricondurre allo stuccatore ticinese l'esecuzione di queste statue e quella degli ornati della cupola. All'inizio dell'Ottocento venne, infine, inserito l'altare progettato da Leopold Pollack.
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