Il rosone è un finestrone circolare suddiviso da colonnine radiali. Nelle facciate delle chiese romaniche e gotiche il rosone simboleggia una ruota con la centro Cristo, fulcro dell'universo e del progetto divino, ma è anche simbolo della Fortuna intesa come intelligenza angelica che opera tra gli uomini. Sulla ruota della Fortuna hanno luogo l'ascesa e la caduta dell'uomo: in questo caso la figura del condottiero in piedi sulla ruota "ferma" rappresenta la vittoria dell'individuo sul destino mutevole: la Fortuna è stata trattenuta nel suo movimento giacché Colleoni è un "imperator invictus", che ha saputo dominare l'incostanza della Fortuna. E' possibile che Colleoni avesse tratto ispirazione per questo rosone dalla Ruota della Fortuna dipinta nel XIII secolo nella vicina Aula picta della Curia, dove un re siede nel suo punto più alto. Nella biografia scritta dal Cornazzano quando Bartolomeo era ancora in vita, si dice che il Capitano era come il sole al centro dei pianeti, eroe di virtù che supera i predecessori ed è esempio per i posteri. Il rosone, simile nella forma al sole raggiato, può avere anche questo ulteriore significato.
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