Edicole con i busti di Giulio Cesare e dell'imperatore Traiano


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Autore Giovanni Antonio Amadeo

Nella due edicole sopra le finestre campeggiano i busti di Giulio Cesare e di Traiano, le cui figure già nel Medioevo rappresentavano rispettivamente la Forza e la Giustizia, qualità che Colleoni attribuiva a se stesso, comandante di eserciti ma anche governante. La presenza di numerose raffigurazioni di imperatori romani nella Cappella è dovuta al fatto che Bartolomeo si sentiva un loro moderno discendente: amava definirsi con l'appellativo latino di "imperator", che durante il periodo di Roma repubblicana significava "comandante" e che in seguito divenne parte integrante del titolo degli Imperatori. Sopra i busti dei due imperatori compaiono scritte con la durata del dominio di ciascuno su Roma: cinque anni per Cesare e diciannove per Traiano. Queste scritte ricordavano agli uomini del tempo che il Colleoni aveva oltrepassato i limiti dei suoi illustri predecessori, comandando sull'esercito veneto di Terraferma per un periodo di vent'anni. La struttura dei due tabernacoli, con timpano semicircolare e con busto del personaggio entro una valva di conchiglia, è derivata dallo schema delle steli funerarie romane che ancora nel Quattrocento si trovavano in quantità nel territorio lombardo-veneto.
 

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Busto di Giulio Cesare