L'episodio biblico ha per protagonista Matatia (o Mattatia), sacerdote ebreo simbolo della difesa della fede. La sua storia è narrata nel Primo libro dei Maccabei: Matatia uccise l'apostata preposto al Tempio di Gerusalemme, sconsacrato e adibito a culto pagano dal re Antioco IV, e fuggì sui monti intorno a Gerusalemme. Il dipinto raffigura il momento in cui Matatia alza il pugnale per uccidere il giovane seminudo, accasciato davanti ad un altare chiaramente pagano. La tela fu commissionata a Giambettino Cignaroli nel 1745 e fu conclusa entro l'anno successivo, come conferma un disegno preparatorio. La torsione dei personaggi, la dinamica gestuale e il registro cromatico più basso rivelano l'influenza di Giovan Battista Pittoni. L'eco della formazione classicista del Cignaroli è, invece, evidente nella costruzione della scena, giocata sul raffinato contrappunto tra la solidità degli elementi sullo sfondo e la plasticità delle figure in primo piano.
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