Dentro al timpano triangolare è scolpito ad altorilievo Dio Padre benedicente tra angioletti: il triangolo ben si adatta alla rappresentazione del Padre Eterno, prima persona della Trinità, di cui questa figura geometrica è simbolo. Nella mano destra l'Onnipotente tiene il globo, che indica la sua sovranità sul mondo. Il modellato delle figure netto ed energico, l'espressività accentuata del volto severo di Dio Padre e anche le classiche faccine degli angioletti sono influenzati dalle sculture eseguite alla metà del '400 dal fiorentino Donatello nell'altare del Santo a Padova, rivoluzionarie per l'arte padana, ma riflettono anche lo studio delle opere dello scultore pavese Antonio Mantegazza.