La tarsia raffigura l'episodio biblico di Giuditta e Oloferne, tema che verrà affrontato qualche anno più tardi anche da Antonio Concioli nel dipinto sulla parete d'ingresso della Cappella. La scena è dominata al centro dalla figura della donna, che mostra trionfante la testa recisa del generale assiro, oppressore del popolo ebraico. Il primo piano è occupato dalla torsione dell'uomo visto di spalle, che ricalca il nudo michelangiolesco vicino alla Sibilla Persica nella volta della Cappella Sistina.