Gregorio Guglielmi


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Nel Settecento il pittore Gregorio Guglielmi rappresentò una valida alternativa al Piazzetta e al Tiepolo. Nato a Roma nel 1714, fu allievo di Francesco Trevisani ma influenzato anche dalla lezione di Sebastiano Conca e Pietro da Cortona. A partire dal quinto decennio del XVIII secolo divenne uno degli affreschisti romani più promettenti decorando l'ospedale di S. Spirito in Sassia, la chiesa della Trinità degli Spagnoli e l'ex convento di S. Agostino. In queste opere l'originale rielaborazione di motivi tipicamente rococò, l'impostazione scenografica e l'uso di colori caldi e luminosi su figure accentuate plasticamente rivelano la sua cifra più caratteristica, che lo fece diventare uno dei protagonisti del Settecento europeo. Nel 1752 Guglielmi cominciò a girare le corti d'Europa, decorando i palazzi di Dresda, Vienna, Schönbrunn e Berlino. Rientrato in Italia, dal 1769 entrò al servizio di Caterina di Russia. Dopo un breve soggiorno a Parigi, si stabilì definitivamente a San Pietroburgo, dove morì, misteriosamente, nel 1773.



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