Pietro Lombardo e figli


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Pietro Lombardo fu il capostipite di una delle principali botteghe artistiche attive a Venezia alla fine del Quattrocento. Figlio del tagliapietre Martino, originario di Carona nel Ticino, che come tanti altri ticinesi si era trasferito nella città lagunare attirato dalla sua vivacità economica e commerciale, Pietro poté giovarsi di una formazione di primo livello. A Venezia, verso la fine degli anni Sessanta, aprì una bottega specializzata in grandi monumenti funebri -celebri quelli dei dogi nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo- ma anche in altri generi artistici in cui si combinavano intaglio lapideo, scultura e architettura: in essa si formarono anche i figli Tullio e Antonio, che da semplici interpreti dei disegni paterni iniziarono dagli anni '80 a elaborare uno propria visione artistica, caratterizzata da un maturo classicismo. La bottega ebbe notevole successo anche in Terraferma e i Lombardo furono chiamati anche a Treviso e a Bergamo. Dopo la morte di Pietro nel 1515 e del fratello Antonio l'anno seguente, Tullio realizzò ancora la nuova cattedrale di Belluno, l'altare per la chiesa di San Francesco a Rovigo e la famosa lastra tombale con la figura distesa del condottiero Guidarello Guidarelli a Ravenna.

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