Si tratta di una copia antica di una delle trentacinque splendide tarsie eseguite dal 1523 al 1532 da Giovan Francesco Capoferri su disegno di Lorenzo Lotto per il coro della Basilica di S. Maria Maggiore a Bergamo. La tarsia della Creazione, che dal 1554 fu fissata al bancale del celebrante nella basilica, è considerata una delle più immaginifiche invenzioni di Lotto. Il Creatore è rappresentato in atto di accarezzarsi la barba, compiaciuto dell'Universo e delle creature a cui ha dato vita. Adamo solleva le braccia e la testa intento nella sua prima preghiera, mentre anche gli animali in basso alzano la testa verso Dio. L'Universo si espande con un andamento conico ed è suddiviso in fasce: attorno alla terra si riconoscono l'acqua con i pesci, l'aria con gli uccelli e il fuoco; quindi le sfere con i sette pianeti, il cristallino e il cielo con le stelle fisse (il firmamento); infine il cielo degli Angeli e il cielo di Dio, in cui "abita la luce" e che è indicato da fiamme.Rispetto all'originale, la bella copia del Luogo Pio, databile alla metà del XVI secolo, mostra alcune varianti nel colore dei legni, nella disposizione degli animali e nella presenza della madreperla per le stelle, assente invece nella tarsia in Santa Maria Maggiore. Anche la profilatura, ovvero la rifinitura grafica finale mediante stucco nero, è meglio conservata nella presente tarsia che in quella originale, evidentemente più consunta dall'uso.
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