I tre angeli si trovavano in origine sulla sommità del portale d'ingresso della Cappella Colleoni, voluta come proprio mausoleo dal celebre Bartolomeo e costruita dal 1472 al 1477 dal pavese Giovanni Antonio Amadeo, che la ideò e ne realizzò l'apparato decorativo e scultoreo. Le tre statue hanno la funzione di sorreggere, in facciata, il velario funebre fermato al centro dallo stemma Colleoni. In queste statue è stato visto l'influsso dei fratelli Mantegazza, attivi alla facciata della Certosa di Pavia dal 1473 e dal 1474 in competizione con Amadeo. In particolare Amadeo sarebbe debitore di Antonio, il fratello più giovane, che, secondo un recente orientamento critico, è l'autore della prima serie delle Storie bibliche e di altre sculture alla Certosa, tutte caratterizzate da un'impronta fortemente espressionistica. L'insegnamento di Mantegazza, influenzato a sua volta dall'arte padovana e ferrarese del tempo, è evidente nel segno nervoso e nei panneggi simili alla carta, che si drappeggiano in pieghe geometriche.
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