Il putto sul montante dell'inginocchiatoio è raffigurato mentre si aggrappa con forza a una voluta fasciata di foglie. L'elegante slancio all'indietro e lo svolazzo del panneggio enfatizzano lo scatto vitale che attraversa la figura. Le sculture di putti, presenti sui montanti dei banchi e interpretate anche come angioletti, sono prove notevoli della perizia di Giovanni Antonio Sanz, figlio del pittore Bernardo Luca e discendente da una dinastia di artisti tedeschi giunti a Bergamo nella seconda metà del XVII secolo