Giovan Battista Pittoni


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Nato a Venezia nel 1687, Giovan Battista Pittoni iniziò l'attività nella bottega dello zio Francesco, modesto pittore, prima di accostarsi alle esperienze di Sebastiano Ricci e Antonio Balestra, protagonisti del superamento del Barocco in area veneta. Negli anni '20 la sua pittura si liberò in forme leggere, mobilissime alla luce, e in colori chiari e vaporosi da preannunciare i risultati più alti del Rococò europeo. Per tutta la vita alternò il filone devozionale a quello storico e mitologico, maggiormente richiesto dai collezionisti. Dal 1730, alle numerose pale d'altare richieste da Venezia e da altre città venete e lombarde, si aggiunsero importanti commissioni dalle più esigenti corti europee, ma preferì sempre inviare le opere e rimanere nel suo studio veneziano, da cui si allontanò solo per brevi periodi. Tra il 1734 e il 1754 Pittoni spedì in terra lombarda numerosi dipinti destinati a chiese e collezioni private: prima fra tutte la pala per il convento milanese della Visitazione. Diverse furono anche le tele eseguite per Brescia e Bergamo, dove sono documentate opere nella Cattedrale, nella Cappella Colleoni e nella chiesa di S. Alessandro della Croce. Fondò a Venezia la Nuova Accademia di Pittura, succedendo alla direzione del Tiepolo nel 1758.

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