Antonio Concioli


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Antonio Concioli è considerato un intelligente interprete del passaggio tra Rococò e Neoclassicismo nella seconda metà del Settecento: di lui è nota soprattutto l'abilità di dipingere grandi superfici di pareti e tele con sensibilità narrativa e una tavolozza luminosa, ancora debitrice della lezione rococò. Nato a Pergola (Pesaro-Urbino) nel 1736, cominciò la sua formazione a Bologna. Seguì il trasferimento a Roma dove ottenne incarichi e commissioni importanti ma soprattutto la direzione dell'Accademia di disegno di S. Michele a Ripa Grande. Dopo la collaborazione con Pompeo Batoni, di cui divenne amico e allievo, e che, almeno in una prima fase, influenzò non poco la sua pittura, il suo stile si volse deciso verso il Neoclassicismo, con effetti scultorei e con un colorismo più uniforme. Apprezzato dall'aristocrazia romana per l'eleganza e la vivacità delle sue opere, realizzò diversi dipinti sia a Roma che in altre città. Suoi lavori sono documentati a Rieti, Spoleto, Subiaco e Bergamo. Antonio Concioli morì a Roma nel 1820.

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